«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
OTTIMO RAGAZZO, SÌ... MA FARÀ MEGLIO A LASCIARE QUEL FUCILE DOVE SI TROVA...
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
LA LUCE DELLA STANZA DEI NOSTRI SI È INFATTI APPENA SPENTA CHE BANG COLT SI METTE ALL’OPERA...
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
AH, SÌ?... E ALLORA?
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
LA “BAIA DELLE BETULLE”? DOVE SI TROVA?
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
DI CHE LAGO SI TRATTA, DEL MOOSEHEAD?
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
STANCO, SÌ, E HO PURE UNA GRAN SETE...
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
ECCO: SI ENTRA PER QUELLA BOTOLA LASSÙ.
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LA BORSA DI WOLF?! E DOVE SI TROVA?
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DEVE ESSERSI INIETTATO L’X-4 SI SENTE MALE!
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
il cattivo sor Cocò si diverte ancora un po’.
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MA PER ME SÌ CHE C’È DA FARE MOLTO!
«Corriere dei Piccoli» 19, Anno IV (12 Maggio 1963)
... E IL TEN. TENTON: NESSUNO SI PREOCCUPAVA DI COSA PENSASSE...
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ma non vuol dargli un bel nulla il crudele, e si trastulla.
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SÌ, HO CAPITO, TRUNKY. VADO A PREPARARE... MI PAGHERAI BENE, EH?
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FRATTANTO IL RE E I POLIZIOTTI SI STANNO AVVICINANDO A VALLEFRESCA...
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SÌ LO RICORDO! MA DIMMI: COME MAI LACASSETTA ERA PIENA DI SASSI?
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L’UNICO CHE NON SI ANNOIAVA ERA IL REV. MILLER, DELLA SCUOLA MISSIONARIA.
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SÌ, ECCOMI QUI. CHE VOLETE DA ME? NON SONO UN BEL PENDAGLIO DA FORCA, IO?
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DUNQUE DICEVATE CHE SI TRATTAVA DI UN PROBLEMA D’IMMERSIONE! È SEMPLICISSIMO! FATEMI VEDERE QUEL GIORNALE!
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SI DEVE RAGGIUNGERE UNA PROFONDITÀ DI OLTRE 200 METRI! PERFEZIONEREMO LO “SCAFANDRO AUTONOMO”... INFATTI, IL TRADIZIONALE...
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Punta-e-spara, persuaso, già si sente umido il naso, per nascondere l’impaccio trae di tasca un campanaccio.
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Poi si sfoga, è naturale, con il solito finale: “Io capir non so perché vadan bene tutte a te!”
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SÌ? E SE ANCHE FOSSE? HO GIURATO DI CONDURVI ALLA BAIA, E NON DI FARE IL VOSTRO ANGELO CUSTODE!
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L’altra, tanto per cambiare, vuol l’amica superare: ed a casa pian pianino si trascina un can mastino.
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Gedeone è stretto al legno e non molla il suo sostegno: già si vede Gibernetta trasformato, ahimè, in polpetta.
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La storiella qui s’impara del bandito Punta-e-spara, che si è messo nella zucca di rubare a Meo la mucca,
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SÌ, MA SARÀ BENE CHE SAPPIATE CHE CONOSCO IL DIALETTO HURON. IL NOME DI QUEL PIATTO DI CARNE ERA: “UCCIDI QUESTI DUE”. OPPURE SBAGLIO, TRUNKY?
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Mi chiamo Sinone e sono greco - disse il giovane. - Ulisse, geloso di me, mi odiava a morte. Poiché si doveva offrire un uomo in sacrificio agli dei
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STANCHI ERANO ANCHE I SUOI TRE UFFICIALI CHE SI RIUNIVANO SULLA VERANDA DELLA “RESIDENZA” (IL LUOGO PIÙ FRESCO DI TUTTO IL VILLAGGIO), PER CONSUMARE
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... SÌ, TUTTO ERA STANCO IN GOMBI, VECCHIA CARA SUDICIA GOMBI, CHE SE, PER CASO, CERCASTE DI TROVARLA SULL’ATLANTE NON CI RIUSCIRESTE, PERCHÈ ESISTE
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per una così gran macchina e si dovette abbattere un tratto delle mura. Con enorme fatica il cavallo fu finalmente portato in Troia e issato sulla
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Troiani se ne fossero impadroniti, affermò il greco, la loro città sarebbe diventata inespugnabile e la guerra contro gli Achei si sarebbe
Accademia della crusca
